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Il velo

Il velo della sposa

Nell’immaginario collettivo il velo è l’accessorio più tradizionale dell’abbigliamento da sposa. Sono molte le spose che ancora oggi non vogliono rinunciare al romanticismo di questa nota dal sapore antico. Un tempo si usava indossare il velo conservato in famiglia, tramandato di generazione in generazione, simbolo di valori inattaccabili dal tempo e augurio di felicità. Ormai è piuttosto raro avere la fortuna di recuperare il velo della nonna o della bisnonna, in genere quindi si sceglie prima il vestito e poi gli si abbina il velo adatto. Il velo maggiormente usato è molto leggero, in tulle, ma si possono trovare alternative anche in chiffon, in organza o in pizzo. Può essere corto a campana oppure più lungo e anche a strascico. Sarà trattenuto da un diadema, uno spillone o un’acconciatura floreale. Ultimamente sono molto richiesti veli con decorazioni a soggetto, come per esempio fiori o farfalle. L’importante, comunque, è che sia adeguato allo stile dell’abito e al tono complessivo della cerimonia.

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Il regalo

Chiunque riceva una partecipazione di nozze con il cartoncino d’invito al ricevimento no ha scampo: deve – è obbligo sociale, il galateo non ammette deroghe in merito – fare un regalo agli sposi. I parenti sono tenuti a fare regali più consistenti, gioielli di famiglia, pezzi d’arredamento, viaggio di nozze o, meglio, un congruo assegno, che lascerà libera la coppia di spenderlo come meglio crederà. Anche i testimoni per essere stati chiamati dai promessi sposi a garantire il loro vincolo matrimoniale, devono fare un bel regalo, qualcosa che duri nel tempo a simboleggiare la responsabilità di cui sono stati investiti. Per questo l’argento è il più adatto, un vero e proprio classico intramontabile. Quindi un vassoio, un centro tavola, una caffettiera, su cui magari si saranno fatte incidere le cifre degli sposini. E per tutti gli altri? Vige un solo imperativo, piccolo o di gran valore deve essere inderogabilmente utile e possibilmente di buon gusto. Se si è a corto d’ispirazione si può aderire alla lista di nozze.

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Oggi come ieri

La sposa lancerà il bouquet fra il gruppo delle amiche nubili; chi riuscirà ad afferrarlo si sposerà entro l’anno. Il bouquet sarà fatto inviare dallo sposo la mattina stessa delle nozze: dovrebbe essere composto di fiori d’arancio che sono il simbolo della purezza, ma può essere sostituito con altri tipi di fiori a secondo della stagione in cui si celebrano le nozze. Sembra che la tradizione dei fiori d’arancio provenga dalla civiltà araba, dove simboleggiavano la fertilità. Per i popoli germanici, invece, il fiore delle spose è il mirto, che i greci consideravano sacro  a Venere, dea dell’amore. Il giorno del matrimonio la sposa indosserà qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu. Il vecchio è simbolo della continuità, il nuovo dell’ottimismo, il prestato della felicità, il blu dell’amore. Alla fine della cerimonia, quando gli sposi escono all’aria aperta, gli amici e i parenti lanceranno chicchi di riso, o anche confetti, come segno di buon augurio.

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Il corteo nuziale

La sposa entrerà in chiesa dando il braccio al padre (destro se è un civile, sinistro se è un militare), mentre l’organo suonerà il Preludio e Fuga in do maggiore BWV 531 di Bach.

Lo sposo attenderà all’altare voltato verso di lei. In caso di mancanza del padre sarà un fratello o uno zio a farne le veci.

Seguirà la madre della sposa con il padre dello sposo, mentre la madre dello sposo sarà già in attesa per essere entrata precedentemente con il figlio. I parenti dello sposo prenderanno posto a destra, guardando l’altare, quelli della sposa a sinistra. Durante la cerimonia i testimoni saranno o dietro o al lato degli sposi. Le fedi, acquistate dallo sposo, saranno date al sacerdote o direttamente dallo sposo o dai testimoni.

Terminata la cerimonia, lo sposo darà il braccio sinistro alla sposa e aprirà il corteo d’uscita; il padre dello sposo darà il braccio alla madre della sposa, il padre della sposa alla madre dello sposo. Seguiranno i nonni, i testimoni, gli altri membri della famiglia, gli amici.

Eventuali paggi e damigelle apriranno il corteo sia all’entrata che all’uscita dalla chiesa.

Se durante la cerimonia nuziale si desidera un sottofondo musicale, con o senza voci soliste, verranno concordati col parroco brani ed autori da eseguire, scelti tra gli ormai tradizionali Chopin, Mendelssohn, Gounod, Haendel, Schubert, Vivaldi e Tardini.

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Gli anniversari

Esiste un vero e proprio galateo degli anniversari:

  • 1° anniversario: nozze di cotone, colore rosa fantastico.
  • 5° anniversario: nozze di seta, colore fuxia.
  • 10° anniversario: nozze di stagno, colore giallo.
  • 20° anniversario: nozze di cristallo, colore luce del sole.
  • 25° anniversario: nozze d’argento, colore argento.
  • 30° anniversario: nozze di perla, colore acquamarina.
  • 35° anniversario: nozze di zaffiro, colore blu.
  • 40° anniversario: nozze di smeraldo, colore verde.
  • 45° anniversario: nozze di rubino, colore rosso.
  • 50° anniversario: nozze d’oro, colore oro.
  • 55° anniversario: nozze d’avorio, colore avorio d’Africa.
  • 60° anniversario: nozze di diamante, colore bianco.
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I confetti

Nei matrimoni i confetti bianchi, disposti su un vassoio d’argento o in una coppa di cristallo vengono distribuiti dagli sposi dopo il taglio della torta: lui regge il vassoio, lei con un cucchiaio distribuisce i confetti cercando di darne sempre un numero dispari. E sempre confetti bianchi vengono messi a gruppi di tre o cinque nelle bomboniere. Il confetto si usa in altre cerimonie, per ricordare un lieto avvenimento, una ricorrenza importante. La sua colorazione esterna varia a secondo delle circostanze. Sono bianchi i confetti per il matrimonio, la prima comunione, la cresima; azzurri o rosa per il battesimo; verdi per il fidanzamento, rossi per la laurea.

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Le bomboniere

L’acquisto delle bomboniere dovrebbe spettare alla famiglia della sposa che può acquistare l’oggetto consultando lo sposo oppure no. Occorre prevedere per tempo questo acquisto, perché l’infinita varietà dei prodotti oggi in commercio rende difficile la scelta; inoltre il negozio presso il quale si ha intenzione di fornirsi deve essere in grado di provvedere puntualmente alla consegna. Le bomboniere devono essere rigorosamente uguali per tutti gli invitati; gli unici a ricevere una bomboniera differente da quella degli altri sono i testimoni, ai quali è d’obbligo donare un oggetto più importante. I confetti inseriti nelle bomboniere devono essere di numero dispari, l’ideale è cinque. Va ricordato inoltre che la bomboniera deve essere consegnata, a chi non ha avuto la possibilità di partecipare alla cerimonia, entro un mese dalla data di nozze. Le bomboniere non si offrono mai prima delle nozze, Ogni scatoletta va consegnata o inviata dopo il matrimonio. Da non dimenticare: la bomboniera non è un ringraziamento per il regalo ricevuto, e quindi gli sposi sono tenuti a inviare un biglietto di ringraziamento appena tornati dal viaggio di nozze.

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Le partecipazioni

Variano in base al tipo di matrimonio che si sceglie di fare. Saranno spedite il giorno stesso della cerimonia, o qualche giorno dopo, se si desidera un matrimonio in forma privata, alla presenza dei soli testimoni, dei parenti stretti e degli amici più cari. A parenti ed amici che si desiderano presenti al matrimonio verranno inviate almeno venti giorni prima, insieme all’invito, stampato su un cartoncino di formato più piccolo rispetto a quello della partecipazione. Se la cerimonia sarà classica le partecipazioni potranno essere stilate su carta uso mano bianca o beige chiarissimo con caratteri in corsivo inglese, o su pergamena con caratteri gotici. Partecipazioni colorate o con disegni tipo cartolina potranno essere usate per cerimonie meno importanti. Le formule posso essere due: i genitori annunciano a parenti ed amici il giorno e il luogo delle nozze dei rispettivi figli, inserendo un invito particolare per gli invitati al ricevimento; oppure gli sposi annunciano direttamente il loro matrimonio. Nel primo caso, sulla facciata di sinistra i genitori della sposa partecipano il matrimonio della figlia, su quella di destra i genitori dello sposo partecipano il matrimonio del figlio. E’ necessario usare una forma semplice, omettendo qualsiasi titolo professionale. Chi riceve l’invito è tenuto a comunicare se sarà presente o meno.

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I documenti

In chiesa: certificato di battesimo e di cresima da richiedere al parroco della chiesa dove si è stati battezzati e cresimati. Certificato di residenza. Certificato di dispensa se vi fosse qualche impedimento. Certificato di stato libero per chi proviene da altre diocesi o per chi fosse vissuto più di sei mesi in altra diocesi in età sufficiente per contrarre matrimonio.

In municipio: certificato di stato libero civile. Certificato di cittadinanza italiana. Certificato integrale dell’atto di nascita dal municipio d’origine, che viene rilasciato solo su richiesta del Comune di residenza di uno degli sposi. Certificato di residenza.